Le Colazioni di Agriturismo SerenaLe Colazioni di Agriturismo Serena

La colazione è casalinga e genuina, curata nei minimi particolari, abbondante e completamente fatta a mano con i nostri prodotti

La saletta delle colazioni è molto ospitale e familiare, scaldata da un caminetto che tiene compagnia nelle serate fredde, rinfrescata dal verde in cui è immersa, nelle serate estive.

 

L’Agriturismo Serena coltiva, alleva e produce genuinamente ciò che propone ai propri ospiti:

  • Verdure dell’orto e frutta di stagione;

  • Vino bianco, rosso e chiaretto, tipici della zona del Bardolino Classico;

  • Olio Extravergine di Oliva;

  • Pesche, ciliegie, fichi, albicocche, kiwi.

L’Agriturismo Serena coltiva, alleva e produce genuinamente ciò che propone ai propri ospiti:

  • Verdure dell’orto e frutta di stagione;
  • Vino bianco, rosso e chiaretto, tipici della zona del Bardolino Classico;
  • Olio Extravergine di Oliva;
  • Pesche, ciliegie, fichi, albicocche, kiwi.

Il Vino

Parlando di Pastrengo non si può non nominare il vino: si tratta infatti di uno dei sedici Comuni Gardesani produttori di vino garantito dalla denominazione «Bardolino DOC» e «Bardolino Chiaretto DOC», esportati in tutto il mondo.

Ecco la carta d'identità del Bardolino: il colore è rosso rubino chiaro, tendente a volte al cerasuolo, e si trasforma in granato con l'invecchiamento. L'odore è vinoso con leggero profumo delicato; il sapore asciutto, sapido, leggermente amarognolo, armonico, sottile, talvolta leggermente frizzante; la gradazione minima complessiva è di 10,5 gradi.

I vitigni che concorrono alla produzione del Bardolino sono rappresentati dalle seguenti varietà: Corvina dal 35 al 65%, Rondinella dal 10 al 40%, Molinara dal 10 al 20%, Negrara fino al 10%. Inoltre possono entrare nella produzione anche le uve provenienti per un massimo del 15% da altri vitigni: Rossetta, Sangiovese, Barbera e Garganega.

Le origini: il vino Bardolino ha origini antichissime, poichè la coltura della vite nell'attuale area di produzione era praticata fin dalle prime età storiche: dei semi di vite furono ritrovati nelle palafitte di Pacengo, Lazise e Cisano (età del bronzo). Era ben conosciuto ai Reti, i primi abitanti della zona, sembra poi essere stato fatale ai Cimbri, che nell'invasione dell'Italia nel 101 a.C., fermatisi nella zona benacense, si sarebbero dati ai piaceri dell'ozio e del vino, fino ad essere poi sconfitti dal console romano Mario. Venne poi apprezzato anche dai Romani. Durante il Medioevo la tradizione della vinificazione fu conservata dai monaci di S.Colombano. Poi anche i monaci di S.Zeno, nei loro vari possedimenti dell'entroterrabenacense, contribuirono a divulgarne la coltivazione. Sotto il dominio veneziano, nel 1483 Marin Sanudo dichiarò «perfectissimo» il Bardolino prodotto sulle colline di Cavaion. In seguito molti altri dotti e poeti, come per esempio il Betteloni, decantarono questo vino e ne esaltarono gli effetti letificanti.

Oltre al «Bardolino DOC» vi è anche il «Bardolino Chiaretto DOC» che si ottiene dalla vinificazione in rosa, cioè con minima macerazione delle bucce, delle stesse uve impiegate nella produzione del Bardolino. Pertanto alle caratteristiche organolettiche del Bardolino, il Chiaretto accompagna un particolare tocco di finezza, di profumo e gusto.

Se il Bardolino giovane è un vino da pasto per eccellenza, indicato con i piatti di mezzo, e se il Bardolino invecchiato, piuttosto alcoolico, è adatto alle carni leggere e con gli arrosti di cacciagione, il Chiaretto è invece indicato con antipasti, minestre, piatti di mezzo e piatti leggeri, oltre che come aperitivo.

L'Olio Extra Vergine di Oliva

Il clima mite dovuto alla presenza del lago di Garda ha reso possibile una vegetazione di tipo mediterraneo con piante quali l'ulivo, il cipresso, l'oleandro, il limone e il lauro. Perciò un altro prodotto tipico è l'olio extravergine di oliva DOP del Lago di Garda, Riviera degli Olivi.

L' orto

La tradizione ricorda anche la produzione della zucca, alla quale viene dedicata una festa nella metà di settembre. Anche le pesche sono frutta tipica della zona.

Le Ciliegie

Infine è doveroso ricordare le ciliegie, non per la loro diffusione in quest'area, ma perchè la famiglia Arduini le coltiva da sempre per passione. In questi campi sono presenti diverse varietà di questo frutto, per cui la raccolta è abbastanza prolungata nel tempo e può durare circa un mese (questo è dovuto ai diversi periodi di maturazione). Giovanna, la moglie di Marino, ama prepararle in vari modi: sciroppate, sotto grappa o come marmellata. Questo infatti è l'unico e gradevolissimo modo di gustare le ciliegie anche in inverno (altrimenti si potrebbero mangiare soltanto durante il periodo della raccolta)!